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2023-03-08 14:36:45 By : Mr. vincent LU

L’avversario più temibile per la Reggiana è proprio la Reggiana stessa. Da qui alla fine del campionato ce lo sentirete ripetere spesso, ma non crediamo ci siano altre chiavi di interpretazione. Dopo 21 partite, il primo posto con 4 punti di vantaggio sull’Entella e 5 sul Cesena, la palma di miglior difesa del girone e un portiere imbattuto da 802 minuti, non ci sono più dimostrazioni di forza da esibire: adesso è tutta una questione di concentrazione, nervi saldi e determinazione. Per carità, esistono anche i valori di pretendenti autorevoli, ma il destino è saldamente nelle mani di Rozzio e compagni che - anche oggi a partire dalle 14,30 a Montevarchi - sono chiamati a dare continuità a una striscia positiva che in campionato va avanti ininterrottamente dal 19 ottobre (sconfitta interna col Cesena) per un totale di 12 partite. Guai però a iniziare a dare per scontato i risultati che dovranno arrivare anche nei prossimi mesi e ha detto bene Diana ieri in conferenza stampa: "Io quando l’anno scorso il Modena era a +5 o +6 ci ho sempre creduto e lo stesso faranno anche gli altri".

Il tecnico è poi stato il primo a mettere in guardia tutti dai facili entusiasmi: quella col Siena è stata un’esibizione magistrale, ma di fronte c’era una squadra con mille problemi interni e la Reggiana ha affondato le proprie lame in un ventre molle. Questo non toglie nulla alla prestazione scintillante dei granata, sicuramente la più bella - almeno dal punto di vista estetico - assieme a quella apprezzata a Fermo però, come sappiamo bene, tutto questo va subito infilato nel ripostiglio. Adesso la qualità del gioco, assieme al ritorno di Cigarini, sta mascherando bene le assenze pesanti con cui anche oggi bisognerà fare i conti. Parliamo del capocannoniere granata Montalto (9 reti) di Rossi, Cremonesi e anche di Laezza. Per i primi tre ci sarà ancora da aspettare qualche settimana, mentre lo stopper tornerà la prossima giornata con l’Alessandria. A questa lista va aggiunto virtualmente anche Libutti che ieri si è allenato col gruppo e andrà quindi in panchina, ma le sue chance di poter giocare sono ridotte al lumicino a causa di alcuni contrattempi fisici. Una mano tangibile potrebbe già arrivare dai nuovi (Vallocchia e Capone) ma saranno soprattutto i più esperti a dover approcciare al meglio la gara. Attenzione comunque al Montevarchi che tra le mura amiche del ‘Brilli Peri’, dove arriveranno quasi 500 cuori granata, ha fatto scalpi importanti: su tutti il Gubbio e la Carrarese. A dicembre c’è stato il sofferto addio con mister Roberto Malotti (in sella da 4 anni) dimessosi per gli scarsi risultati ma anche per le sue condizioni di salute non ottimali. Al suo posto Marco Banchini (ex Vis Pesaro) che si sta affidando soprattutto a Giordani (6 gol), Biagi e Amaducci per risollevare le sorti di una squadra attualmente al penultimo posto in classifica. Il divario tecnico dovrebbe essere evidente, ma in questa categoria - spesso e volentieri - la differenza la fa il furore agonistico che non dovrà mancare.

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