Ricostruita norvegese vissuta 800 anni fa - ItaliaOggi.it

2023-03-08 14:32:40 By : Mr. Kevin Guo

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L'aspetto è di una nonnina di campagna: appoggiata a un bastone ha un sorriso sdentato, la pelle segnata, i capelli ordinati. Si chiama Tora ed è un modello tridimensionale, a grandezza naturale, di una vecchietta vissuta quasi 800 anni fa in Norvegia. È al museo dell'università norvegese della scienza e della tecnologia dove un team di esperti ha lavorato alla sua ricostruzione partendo dal suo vero scheletro. A presentarla, l'archeologa Ellen Grav.

La nonnina medievale, come ha riportato il portale Live Science, è nata alla fine del 1200 in terra scandinava e ha vissuto a Trondheim, città all'epoca in pieno fermento.

Gli archeologi hanno cercato di ricostruire la vita di questa donna medievale basandosi sui suoi resti e sugli indizi trovati nel luogo di sepoltura. «Sappiamo che è stata sepolta nel cimitero vicino alla strada dove vivevano i mercanti», ha detto Grav a WordsSideKick.com, «Questo suggerisce che avrebbe potuto vivere nella famiglia di un commerciante. Tora ha vissuto all'incirca 65 anni ed era considerata piuttosto vecchia per il periodo; quindi crediamo che debba aver vissuto una vita abbastanza buona per il suo tempo».

La spina dorsale della donna è ricurva, quindi gli archeologi hanno pensato che avesse avuto qualche difficoltà a camminare e che fosse gobba, almeno prima della sua morte. Tora, inoltre, non aveva più denti e uno scheletro con evidenti segni di usura fa pensare che avesse lavorato duramente.

Per la ricostruzione del volto è stato ingaggiato un artista che, con il silicone, ha riprodotto la faccia della donna: il truccatore Thomas Foldberg, una lunga esperienza nell'industria cinematografica, ha letteralmente dipinto la sua pelle, i capelli sono stati impiantati ciocca per ciocca, ogni singola ciglia è stata attentamente posata... Insomma, un lavoro artistico straordinario.

Per l'abito di camoscio rosso è scesa in campo Marianne Vedeler, grande conoscitrice di tessuti e professoressa al dipartimento di archeologia dell'università di Oslo, che ha dato tutte le indicazioni alla sarta Nille Glæsel, esperta di abiti vichinghi e medievali.

Tornando all'espressione amichevole di Tora, l'archeologa Grav ha spiegato che è stata appositamente ricercata per trasmettere al pubblico del museo «la sensazione di un caloroso incontro, per connetterli meglio con l'umano medievale», ha spiegato, «La gente tende sempre a pensare che il medioevo fosse oscuro e pesante, ma c'erano anche gioia e felicità, le persone si amavano e alcuni hanno anche vissuto una vita lunga. La vita di Tora è stata dura, ma anche lei deve aver avuto dei bei giorni».

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